michele maioli
Michele Maioli


RACCONTI




LA GUERRA DEGLI ANGELI


Roberto Ferri- olio su tela - 2013

PROLOGO

Seduto qui sulla cima di questo edificio, osservo, penso, con le ali strapazzate come del resto tutto il corpo. Mi ricorda Wim Wenders, quel cielo sopra Berlino, solo che qui non siamo a Berlino, e a Berlino non ci sono mai stato.
Come e' possibile che sia successo tutto questo? Come siamo arrivati a questo punto? Impossibile immaginarlo prima. So cosa e' successo, probabilmente so quello che succedera' e spero di sbagliarmi, ma non mi spiego il perche' di tutto questo.

Cacciati dal nostro stesso Dio, quel Dio che ci ha formato, istruito, dato dei compiti, ci ha addestrato, ci ha uniti e poi dispersi affinche' tutto si compisse come aveva desiderato. Quel Dio adesso ci e' contro, ci caccia ed e' molto dura sfuggire a un Dio.

Partiamo dall'inizio: noi siamo angeli e se vogliamo abbiamo anche le ali, non ci manca niente, angeli nel vero senso del termine, angeli guerrieri, ma angeli.
Ci siamo mischiati agli uomini, siamo cresciuti tra loro, tra loro abbiamo agito e per loro abbiamo continuato a farlo, questo era il nostro compito e lo abbiamo assolto bene, qualcuno dice troppo bene.

Siamo stati forgiati per questo, per portare la societa' degli uomini verso il bene, verso la pace, la vita tranquilla, l'assenza di conflitti, lavoro per tutti, una famiglia, una casa, un altro essere accanto, figli per tutti e ci siamo riusciti! Non so come ma ci siamo riusciti, ci siamo impegnati l'abbiamo fatto, ma non solo, abbiamo fatto di piu', abbiamo convinto gli uomini a farlo! Li abbiamo convinti che questo era giusto, e anche loro sono diventati un po' angeli. La societa' ha prosperato , ci sono state meno guerre fino all'assenza di conflitti, nessuno piu' e' morto di fame, nessuno piu' e' stato costretto a fuggire dal suo paese, lo sport ha trionfato. La bellezza, la gioia, l'assenza di malattia sono caduti sulla terra come una manna dal cielo e tutti ne sono stati felici… Almeno cosi' credevamo.

Invece no, proprio quando pensavamo di aver raggiunto lo scopo, proprio quando credevamo di poter riposare un po', proprio allora e' successo l'incredibile, quello che non avremmo mai pensato: siamo stati traditi, esclusi scacciati.

Perche'? Ancora non ci spieghiamo il perche'. E' cosi' che adesso viviamo, guardandoci le spalle, lottando ad ogni passo contro quelli che fino a ieri credevamo angeli come noi, non lo erano. Altri ordini hanno avuto, altre storie gli hanno raccontato, altre vite hanno vissuto, fino a divenirci estranei, infatti in un attimo si sono trasformati da nuovi compagni di viaggio in un esercito nemico tra le nostre fila, e il problema principale e' che sono di piu' loro.

Noi siamo piu' forti certo, vincitori di mille battaglie con i diavoli, chi e' rimasto di noi e' quasi indistruttibile, loro no, loro credono come adolescenti imberbi di sapere ma non sanno niente.

LA GUERRA DEGLI ANGELI

E' proprio mentre stavo pensando per l'ennesima volta a queste cose, che si presento' Ezechiele, con il suo sbattere di ali annerite dallo smog e mai lavate.

"E' come ti ho detto" Disse.

"E' come ti ho detto, non puo' essere altrimenti , la figlia di Satana ha ragione."

Gia', perche' in questo trambusto noi angeli scacciati e i diavoli ci siamo un po' mischiati, semplicemente perche' nessuno di noi ci capisce piu' qualcosa e Ezechiele ha iniziato a frequentare una diavolessa.

"E' come ti ho detto, e' come mi ha detto lei, non c'e' altro modo per giustificare tutto questo."

"Ma cosi' tutto quello in cui crediamo, tutta la nostra vita e' stata un inganno del nostro creatore, non lo posso accettare."

"Accettalo Arcangelo, accettalo e' cosi'."

La teoria di Ezechiele, suggeritagli come fatto certo dalla sua diavolina, era che il nostro Dio avesse progettato tutto dall'inizio e che semplicemente questa fase era gia' nella sua mente quando ignari, solcavamo i cieli ancora prima di camminare giovinetti tra gli uomini.
Ci avrebbe forgiato, addestrato al massimo delle sue forse affinche' trovassimo la strada, i mezzi per portare la terra e i suoi abitanti nello splendore, non perche' quello era il suo fine ma perche' i migliori dei suoi scoprissero ogni possibilita' per farlo, possibilita' che poi lui avrebbe cancellato. Il suo fine non era far camminare l'uomo nella luce ma fare in modo che non ci riuscisse mai, che le cose restassero sempre uguali.

Un inganno cosi' profondo e ben eseguito che nessuno di noi lo aveva mai sospettato minimamente in tutto questo tempo…Impossibile.

"Ti dico che e' cosi', se avessimo fallito tutto questo non sarebbe successo e adesso solcheremmo ancora il cielo con la grazia dei celesti, quella grazia che sempre piu' si assopisce."

"Da quando ci fidiamo delle diavoline Ezechiele? Da quando hanno smesso di ingannarci?"

"Da quando non ci possiamo piu' fidare di Dio, Arcangelo!"

Ma non mi convinceva, ne' ora ne' mai.

"Da quando le torme di nuovi angeli ci danno la caccia, da quando per la prima volta ci hanno colpiti alle spalle e tu sai quanti sono caduti senza poter dare battaglia, perche' in battaglia avremmo vinto come sempre, qualunque fosse stato il loro numero, lo sappiamo noi e lo sapevano anche loro. Chi li comandava non poteva che essere anche il nostro capo per agire cosi', per sapere dove e quando colpire. Cosi' sono caduti gli angeli per mano di vigliacchi che valevano un decimo di loro, i migliori di noi, i piu' coraggiosi, i piu' puri."

Continuava a non convincermi, eppure era tutto vero. Cacciati noi, distrutta la nostra unita', il mondo stava tornando lentamente al punto in cui lo avevamo preso: guerre, carestie, sopraffazione, egoismo, declino economico, violenza, malattia, sgomento, la luce che avevamo portato stava sparendo piano piano, a noi ne restava il ricordo, gli altri non l'avevano mai vista e forse non la vedranno mai.

"No Ezechiele il nostro Dio non poteva ingannarci tutti, nessuno ha dubitato mai fino a quell'attimo che conosci."

"Pensa quello che vuoi, non cambiera' molto purtroppo."

Detto questo, Ezechiele si stava alzando ma si fermo' quando, con la velocita' e la leggerezza di uno spettro, apparve Emanuele.

"Ancora con questa storia della diavolessa? Non ti ha stancato?"

"A me si'." Risposi.

"Ma non capite?" disse Ezechiele "Tutto ha una logica, del resto il mondo prima non era come sta tornando ad essere? E non era lui prima Dio come lo e' adesso?"

"Non fa una piega" Dissi "C'e' solo il problema che questa storiella te l'ha raccontata una diavolina, quindi sicuramente e' falsa."

"Ancora con la storia degli angeli che non dovevano cambiare il mondo ma solo vedere se si poteva fare per poi eliminare le possibilita' che qualcuno lo facesse davvero? Preferivo l'altra, quella di Samuele, secondo lui eravamo troppi e Dio ha voluto dare una sfoltita. " Disse Emanuele.

"Stai parlando di Dio" Dissi "Cerca di ricordarti com'era prima di tutto questo, cosi' capisci che quello che dice Samuele e' assurdo."

Tutti e tre, seduti sul muretto in cima al palazzo, negati alla vista degli uomini aspettavamo in silenzio un altro attacco dei nuovi angeli… o quello che erano.

"Quindi secondo voi il nostro Dio e' anche il male, perche' e' lui che permette la pace ma vuole anche la guerra, e quindi non e' il Diavolo il padrone del caos ma un servo lui stesso del nostro Dio? Quindi tutte le lotte che abbiamo fatto, i trofei vinti, le orde di demoni distrutte sono stati tutti finzione?"

Ezechiele si guardo' i piedi sconsolato.

Emanuele disse:" Finzione no, impossibile, troppi sono caduti, troppa e' stata la fatica, e se tutto fosse stata finzione perche' noi che siamo rimasti siamo cosi' forti? Perche' anche adesso non riescono ad eliminarci?"

"Non c'e' finzione, e' tutto vero" Dissi. "Non c'e' stato inganno nella nostra parte, nel nostro Dio, l'inganno e' venuto da altri, altri che hanno addestrato i nuovi angeli in modo diverso e li hanno impiegati per un altro scopo.
E se vogliamo sapere chi sono, ammesso che serva a qualcosa, dobbiamo capire chi in tutto questo ci ha guadagnato, perche' spesso chi ci guadagna e' parte del sistema che si viene creando."

"Chi ci ha guadagnato? Dio e' sempre Dio, lui e' sempre al comando, chi ci ha guadagnato?" Chiese Ezechiele.

" ...Ne sei sicuro?" Dissi io. "Sei sicuro che e' il nostro Dio al comando adesso? Sei sicuro che questi giovani uccelli spelacchiati che ci mandano contro siano messi del nostro Dio? Hanno il suo modo di combattere e di agire o sono subdoli e vili come i diavoli? Non ti sembra che combattano piu' come diavoli che come angeli? Non di fronte ma alle spalle, non sinceri ma subdoli come un mercante che vende merce avariata. Colpiscono in gruppo dal nulla e poi fuggono, ti sembrerebbero questi angeli se non avessero le ali e quella fredda, falsa luce intorno?"

"E gli altri poi? Quelli che ti tolgono le forze in un attimo mentre sei in volo, che sono? Da dove vengono?" Chiese Emanuele.

"Quelli vengono dal regno dei morti, hanno il potere di succhiarti le forze perche' non ne hanno, sono completamente privi di vita e si nutrono della nostra, me lo ha detto la diavola." Disse Ezechiele.

Il regno dei morti, quel posto mitico che nessuno aveva mai visitato, di cui si parlava di rado, di cui era meglio non parlare, dove si diceva che ogni essere appassiva in pochi secondi, dove ne' angeli, ne' diavoli , nemmeno Dio andava mai. Non era l'Inferno, non c'erano fiamme, punizioni, dolore, non c'era niente e niente ne era uscito mai. La morte sorvegliava la soglia e nemmeno Ade, il loro sovrano intrappolato li' osava passare.

"Una cosa adesso la sappiamo, il regno dei morti e i nuovi angeli hanno unito le forze contro di noi" Dissi.

Lontano, un puntino nero volava verso di noi in linea retta, sempre piu' grande, fino a che fu ben visibile. Nessuno fece una piega, sapevamo chi stava arrivando.

Raffaele poso' i piedi e scrollo' le ali annerite come di fuliggine fino a che ripresero il loro colore e splendore, poi tossi' forte e un fumo nero usci' dalla sua bocca.

"Se smetti di sporcare un angelo questo torna a risplendere" Pensai.

"Ogni volta che ti vedo fai sempre piu' schifo Raffaele" Dissi guardandolo.

"Anche tu non te la passi bene Arcangelo" Mi rispose.

"Siamo arrivati ad una svolta Raffaele, abbiamo concluso che i nuovi angeli e il regno dei morti sono alleati". Lo informo' subito Emanuele con fare distratto.

"Alla buon'ora, e l'avete capito solo adesso?" Gli rispose Raffaele, poi continuo':" Torno dall'Inferno proprio per dirvi questo".

"Dall'Inferno?" Chiese Ezechiele sobbalzando" E come sei riuscito ad entrare?"

"Mi sono fatto diavolo assieme ad Ismaele e siamo entrati! Non hai visto lo sporco che avevo addosso?
Finalmente ho visto e adesso so cosa e' successo: la Morte si e' alleata con Ade e lo ha fatto passare! Entrambi sono sul fondo dell'Inferno con il benestare di Satana ma c'e' di piu'! Dio e' con loro, appena saputo che Ade aveva varcato la soglia, Dio e' sceso agli Inferi, non poteva immaginare che la Morte non fosse stata battuta, ma fosse complice! Cosi' Satana, la Morte e Ade lo hanno imprigionato e adesso e' li', dove Ade e la Morte si nutrono della sua luce e lo rendono debole col benestare di Satana. Troppo debole, non riesce ad andarsene".

Sgomento scese sugli angeli sgualciti in cima al palazzo, nessuno avrebbe mai pensato che la Morte avrebbe mai fatto varcare la soglia al re dei morti, cosi' facendo lui avrebbe divorato tutto, compresa la Morte stessa, e tutti, questo lo sapevano.

"Fratelli angeli"Continuo' Raffaele "La pace che avevamo raggiunto ha disturbato non poco Satana, Ade e anche la Morte, nessuno piu' cadeva all'Inferno, nessuno piu' moriva, e i padroni del male vedevano sempre piu' assottigliarsi il loro potere, ridursi i loro regni, perfino la Morte era crucciata perche' nessuno piu' varcava la soglia, cosi' si sono alleati e hanno deciso di attaccarci, cosi' e'!"

"Ma se Ade e' libero presto divorera' l'Inferno, anche i diavoli saranno assorbiti da lui e cadranno, dopo di che divorera' la terra!"Dissi.

L'ombra di Ismaele apparve sopra di noi e ancora prima di atterrare, sbatteva le ali ricoprendoci con quella polvere sporca e nera che si era portato dietro dall'Inferno, ridendo delle nostre lamentele.

"E tu Arcangelo pensavi che Raffaele fosse sporco, guada Ismaele!"Disse Emanuele.

Da sotto una coltre nera che gli ricopriva perfino l'interno delle narici, la voce di Ismaele si fece strada e tossendo nuvolette di fumo ci disse:" E infatti l'intero Inferno e' in subbuglio, i diavoli sono pazzi ma non del tutto stupidi, meta' di loro hanno capito che l'alleanza con Ade sara' anche la loro distruzione, si sono ribellati e ci hanno fatto passare o credi veramente Raffaele che noi soli siamo riusciti a vincere sull'intero Inferno?"

"Questo e' un particolare che quel fanfarone di Raffaele distrattamente aveva tralasciato" Dissi ridendo e facendo arrossire Raffaele." Poi aggiunsi "Dio non puo' perire per mano ne' di Ade, ne' di Satana, ne' della Morte, perche' anche tutti loro sono sue creature, piu' loro si rafforzano nutrendosi di lui, piu' anche lui come suo creatore si rafforza. Piu' si nutrono della sua forza, piu' gliene danno, per poi risucchiargliela, in uno scambio che sarebbe senza fine, ma se questo perdurasse l'Inferno e la Terra ne sarebbero distrutti."

"Che dobbiamo fare Arcangelo?" Chiese Emanuele.

"Cosa? Andiamo all'Inferno a liberare il nostro Dio!"

Volammo, e anche Samuele che era nei paraggi si uni' a noi salutando con un gesto, senza chiedere per dove, senza nemmeno aspettare altri angeli che rimpinguassero le nostre schiere, veloci come non siamo mai stati, senza pensare ai pericoli, ai diavoli, a che cosa avremmo fatto poi arrivati all'Inferno e li', in un tempo che sembro' un attimo arrivammo.

Un rumore assordante un tanfo tremendo, un caldo torrido nel buio ci vennero incontro, e noi andammo avanti fino a quando fu difficile vedere oltre e si presentarono i primi diavoli. Sorpresi e impauriti non si mossero e si salvarono. Gli altri non furono cosi' scaltri e prima ancora di lanciare le loro urla di battaglia erano gia' annientati. L'adrenalina pura ci invadeva, in formazione avanzavamo e ci buttammo nella mischia, tra una schiera di diavoli che ormai ci aspettava, preparati, combattivi.

Non c'era gioco, eravamo troppo forti, solo le nostre urla li laceravano, solo i nostri colpi di ala li distruggevano. Altri diavoli ci fecero passare, forse facevano parte di quelli che in realta' parteggiavano per noi. Non ci fermavamo, non perdevamo tempo a finire i nemici, dovevamo raggiungere il fondo prima possibile, la nostra missione era piu' importante del rancore che ci avrebbe spinto a uccidere ogni diavolo che sapevamo essere degno di morte. Infine arrivammo in fondo , nell'oscurita' piu' totale, dove solo la tenue luce che noi stessi emettevamo era la solo cosa che ci distingueva dal male assoluto, e vedemmo.

Dio era in piedi, accanto al trono di Ade e alla Morte. Lei in piedi, dalla pelle bianchissima le vesti e i capelli neri, spettrale, Ade seduto, un vecchio canuto ossuto dagli occhi mai sazi che ingoiavano qualsiasi stilla di vita, e infatti intorno a lui non ce n'era, perfino i diavoli stavano a chilometri di distanza, in quel raggio qualsiasi essere vivente poteva resistere solo per poco prima che il re dei morti lo divorasse.

Continuai a volare con gli altri, pervaso di quella stanchezza che sapevamo essere frutto delle emanazioni maligne del posto e soprattutto del consumarsi della nostra energia vitale a causa di Ade, fino a che fummo al loro cospetto.

Dio era in piedi, dal volto tirato ma sempre luminoso, le braccia alzate, fissava la Morte e il re dei morti senza distogliere lo sguardo. La sua luce si affievoliva, poi riprendeva a splendere continuamente intermittente, rischiarava l'assurdita' del nulla di cui era circondato.

Cosa dobbiamo fare? Arrivati qui tutti noi ce lo domandammo, nessuno aveva la risposta. Lottare? Scagliarci contro la Morte e ottenere una fine certa? Scagliarci contro Ade e venire divorati dalla sua fame di vita prima di riuscire a toccarlo? Senza una risposta ci avvicinammo. Poi, d'improvviso Dio ci vide. Quel Dio che sembrava in trance, immobilizzato dallo sforzo, dalla tensione della lotta, si volto' lento, ci riconobbe e .. ci sorrise!

Noi restammo pietrificati, d'un tratto il suo volto si illumino' di quella luce celestiale e immensa che era la sua solita ma che accecava qui, nella profondita' dell'Inferno….. e tutto cambio'. La Morte si fece piccola, tento' di avvicinarsi ma Dio con un gesto leggero della mano la fermo' e lei si schiaccio' a terra, immobile, Ade si rannicchio' sul suo trono come un minuscolo, vecchio nano che si aggrappa ai braccioli per non cadere giu'..... e in un attimo, noi fummo certi di avere vinto.

Ad una velocita' indicibile attraversammo le distese dell'Inferno rischiarandolo tutto, al nostro passaggio i diavoli si rannicchiavano sconvolti, e non riuscivamo nell'impeto del viaggio, a vedere cosa poi ne restava di loro. In un attimo fummo fuori.

Nel cielo degli uomini la luce di Dio rischiarava e si diffondeva come un sole crescente, su quel mondo che prima pregustava il principio delle tenebre perenni. Poi Dio ci guardo', con quel suo sorriso celestiale e se ne ando' a portare la luce in ogni angolo del pianeta.

Noi tornammo li', sulla cima del palazzo, muti.

"E' bastato essere li' con lui affinche' il potere del male fosse sconfitto, aveva solo bisogno che noi fossimo li'." Dissi sorpreso.

"E' bastato che fossimo li'?" rispose Ezechiele"non ti sei accorto Arcangelo che in sei angeli abbiamo fatto fuori mezzo Inferno per essere li'?"

"Forse allora ha ragione Samuele, forse bastiamo noi e Dio ha voluto dare una sfoltita" Disse ridendo Emanuele e Samuele rise forte.

"E' bastato essere li', lui ha sorriso perche' era contento di vederci e in un attimo la gioia che ha sprigionato e' stata cosi' forte che ha annullato qualsiasi male ci fosse intorno, e abbiamo vinto" Dissi.

"Pensi ancora Samuele che abbia voluto dare una sfoltita a noi, la fonte di tanta sua gioia?
Riposiamoci adesso angeli, domani dobbiamo ricominciare tutto da capo."

***
Questo racconto e' stato liberamente ispirato dal quadro "Luicifero" di Roberto Ferri ed e' frutto di fantasia, ogni riferimento a fatti o persone e' puramente casuale tranne quello al film "Il Cielo sopra Berlino" di Wim Wenders che e' decisamente voluto.






michelemaioli@hotmail.com